David Petraeus
David Petraeus | |
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23° Direttore della CIA | |
Durata mandato | 6 settembre 2011 – 9 novembre 2012 |
Presidente | Barack Obama |
Predecessore | Leon Panetta |
Successore | John O. Brennan |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente (dal 2002) Repubblicano (prima del 2002) |
David Howell Petraeus | |
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Nascita | Cornwall-on-Hudson, 7 novembre 1952 |
Dati militari | |
Paese servito | Stati Uniti |
Forza armata | United States Army |
Anni di servizio | 1974 - 2011 |
Grado | Generale |
Guerre | Guerra al terrorismo |
Campagne | Operazione Joint Forge Operazione Uphold Democracy Operazione Desert Spring Guerra in Iraq Operazione Enduring Freedom |
Comandante di | International Security Assistance Force United States Forces-Afghanistan United States Central Command Coalizione multinazionale in Iraq United States Army Combined Arms Center Fort Leavenworth Multi-National Security Transition Command – Iraq 101st Airborne Division 82nd Airborne Division 187th Infantry Regiment 9th Infantry Regiment |
Decorazioni | Defense Distinguished Service Medal (2) |
Studi militari | Accademia Militare degli Stati Uniti |
Pubblicazioni | Field Manual FM3-24, Counterinsurgency, 2006 |
Frase celebre | Dagli sbagli c'è sempre da imparare[1][2] |
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David Howell Petraeus (Cornwall-on-Hudson, 7 novembre 1952) è un generale statunitense.
Dal 10 febbraio 2007 al 15 settembre 2008 ha comandato l'Esercito degli Stati Uniti, in Iraq (MNF-I)[3]. Dal 31 ottobre 2008 è stato nominato Comandante dell'United States Central Command, che prevede la responsabilità strategica di tutto il teatro medio-orientale, compresa la conduzione delle operazioni militari in Iraq e Afghanistan.
Il 23 giugno 2010 Petraeus è succeduto al generale Stanley McChrystal come comandante delle operazioni militari statunitensi in Afghanistan, Pakistan, la penisola arabica e parti dell'Africa[4].
Il 18 luglio 2011 ha lasciato ufficialmente il comando al suo successore, il generale dei marines James Mattis, per passare a dirigere la CIA[5]. È stato il Direttore della CIA dal 6 settembre 2011 fino al 9 novembre 2012[6].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]David Petraeus, figlio di Miriam Howell, una bibliotecaria americana, e Sisto Petraeus, un capitano di mare olandese, è cresciuto a Cornwall-on-Hudson: nel 1968, all'età di 16 anni, frequentava la Scuola Centrale Superiore di Cornwall, dove si è diplomato nel 1970, all'età di 18 anni. Cadetto dell'accademia militare di West Point, nel 1973, all'età di 21 anni, conobbe Holly Knowlton[7], suo primo amore e figlia di uno dei sovrintendenti dell'accademia e la sposò nel 1974, all'età di 22 anni[8]. Hanno avuto due figli, Anne e Stephen.
Si arruolò nell'U.S. Army nel 1974, dopo essersi diplomato a West Point come ufficiale di fanteria. Ricoprì vari incarichi nella fanteria leggera, nella fanteria meccanizzata e nelle truppe aviotrasportate, svolgendo una rapida carriera. Nel 1983 si perfezionò presso lo U.S. Army Command and General Staff College, conseguendo il General George C. Marshall Award come primo qualificato del suo corso. Nel 1987 conseguì un Ph.D. in relazioni internazionali a Princeton, e in seguito svolse varie missioni all'estero (Haiti, Bosnia).
Fu il Comandante della 101ª Divisione Aerotrasportata durante l'offensiva su Baghdad della primavera 2003. Fino al febbraio 2004 comandò le truppe dislocate nell'area settentrionale dell'Iraq, dove si distinse per l'approccio pragmatico e attento alle esigenze della popolazione locale: oltre a garantire la cornice di sicurezza, avviò un importante sforzo di ricostruzione ed anti-insurrezione attraverso la collaborazione e il supporto alla popolazione locale. Riuscì a pacificare Mosul, riducendo le infiltrazioni terroristiche e l'attività insurrezionale locale attraverso un'alternanza di deterrenza, dialogo con le parti sociali e politiche locali, e un concreto supporto alla ricostruzione.
Nel marzo 2004 venne incaricato di avviare la ricostituzione delle nuove Forze armate irachene. Nel 2005 tornò negli Stati Uniti, dove assunse il comando dell'U.S. Army Combined Arms Center di Fort Leavenworth (Kansas), il comando incaricato dell'elaborazione della dottrina militare ufficiale statunitense. In tale sede compilò il nuovo manuale ufficiale per le attività contro-insurrezionali delle Forze Armate Statunitensi (FM 3-24), nel quale sottolineò la necessità di proteggere la popolazione locale dagli attacchi armati, e di avviare una più stretta cooperazione civile-militare nelle aree a rischio di infiltrazioni estremistiche.
Il suo approccio "soft", definito da Time "da intellettuale", gli fece guadagnare una certa notorietà negli alti circoli miliari statunitensi; George W. Bush il 5 gennaio 2007 lo nominò nuovo comandante in capo delle Forze armate statunitensi in Iraq (MNF-I), incarico che assunse il 10 febbraio 2007, in parallelo al discusso aumento ("surge") delle truppe statunitensi. L'avvio del suo incarico fu contrassegnato dalla scelta di circondarsi di ufficiali di altissima competenza strategica (detti i Petraeus' Thinkers, pensatori di pietra), maggiormente attenti alle complessità del rapporto con la popolazione locale, e che, accanto all'uso della forza, riconoscevano l'assoluta necessità di avviare forme di collaborazione e ricostruzione più efficaci e rispettose dei bisogni del territorio in cui operavano le truppe.
Nel 2007 è stato inserito nella lista dei 100 più influenti Leader del mondo dalla rivista Time, ed è stato uno dei quattro candidati alla prestigiosa qualifica di "Person of the Year" della stessa. La strategia da lui adottata ha conseguito sensibili successi[9]: a inizio 2008 sono significativamente ridotte le violenze settarie su larga scala tra le varie confessioni religiose irachene, processo che si è attuato unitamente alla rivolta dei sunniti contro al-Qāʿida in tutto il paese (la cosiddetta al-Ṣaḥhwa - il "Risveglio"). Nel febbraio 2009 al generale Petraeus è stato diagnosticato uno stadio precoce di cancro alla prostata e sottoposto a due mesi di trattamento con radiazioni, con successo, al Walter Reed Army Medical Center.
Nel 2010 a Kabul in Afghanistan David Petraeus incontra Paula Broadwell[10], insegnante al Center for Public Leadership di Harvard e scrittrice sposata, con due figli[11], la quale gli propone di scrivere una biografia, peraltro già esistente, scritta da Bradley T. Gericke e pubblicata proprio lo stesso anno, il 18 ottobre 2010. Il 16 ottobre 2010 David Petraeus è stato in visita a Milano ricevuto dal ministro della difesa Ignazio La Russa[12][13][14][15].
Il 28 aprile 2011 il presidente Obama nomina il generale David Petraeus nuovo direttore della CIA; nomina confermata dal Senato il 30 giugno 2011. Il 9 novembre 2012 David Petraues rassegna le dimissioni da direttore della C.I.A. nelle mani del neo-rieletto presidente Obama[16][17][18][19]. All'origine delle dimissioni, uno scandalo legato a presunte relazioni inappropriate fra Petraeus e la sua biografa, Paula Broadwell[20][21][22][23][24]. Dopo aver accettato le dimissioni di Petraeus, Obama ha usato per lui parole di elogio, per i 37 anni di lavoro fedele e produttivo: "Durante tutta la sua vita al servizio del paese, ha reso l'America più sicura e più forte"[25][26][27]. Il domicilio legale di Petraeus negli Stati Uniti è una struttura in stile rustico nella piccola comunità di Springfield, New Hampshire, che la moglie ha ereditato dalla propria famiglia.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- D. Petraeus-Andrew Roberts, L'arte della guerra contemporanea. Dalla caduta del Nazismo al conflitto in Ucraina (Conflict: The Evolution of Warfare from 1945 to Ukraine, 2023), traduzione di Luisa Agnese Dalla Fontana, Novara, UTET, 2024, ISBN 979-12-212-1010-1.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze statunitensi
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]— nominato il 7 ottobre 2010, investito il 1º luglio 2011[29]
— 9 giugno 2011
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) General David Petraeus’s Rules for Living Archiviato il 12 novembre 2012 in Internet Archive.. Daily best. Newsweek. 4 novembre 2012.
- ^ (EN) Follow Gen. David Petraeus’ 12 rules for living if you want to be just like him. Dailly caller. 12 novembre 2012
- ^ Il caso Petraeus Archiviato il 14 novembre 2012 in Internet Archive.. Raineri, D. Il foglio. Libri. Recensione. 17 maggio 2008
- ^ (EN) Gen. McChrystal is dismissed as top U.S. commander in Afghanistan. Washington Post. Article. 23 giugno 2010.
- ^ Afghanistan: Petraeus lascia comando Nato ad Allen. La stampa. Esteri. 18 luglio 2011.
- ^ Terremoto alla CIA, perché il caso Petraeus non convince Archiviato il 17 novembre 2012 in Internet Archive.. Meridiani on line. 12 novembre 2012.
- ^ Petraeus e la moglie Archiviato il 14 novembre 2012 in Internet Archive.. Giornalettismo. Archives. 12 novembre 2012.
- ^ David & Holly Archiviato il 16 novembre 2012 in Internet Archive.. Giornalettismo. Archives. 5 giugno 1974.
- ^ Cia, si dimette il generale Petraeus Archiviato il 12 novembre 2012 in Internet Archive.. Il Foglio. Solo qui. 9 novembre 2012.
- ^ David Petraeus: Paula Broadwell. Telegraph. World news. 12 novembre 2012.
- ^ La relazione Petraeus-Broadwell durò un anno: scoperta da Fbi. Il Sole 24 ore. Notizie. 10 novembre 2012.
- ^ La Russa incontra Petraeus. Repubblica. Esteri. 16 ottobre 2010.
- ^ La Russa e Petraeus schiacciano le palle del toro. L'italiano. Opinioni. 2 novembre 2010.
- ^ David Petraeus scaramantico in galleria a Milano. La stampa. Multimedia. 17 ottobre 2010.
- ^ Petraeus, il rito propiziatorio in Galleria. Repubblica. Milano. Cronaca. 16 ottobre 2010.
- ^ (EN) CIA Chief Resigns Over Affair. Wall Street Journal. Article. 9 novembre 2012.
- ^ (EN) A Message From Beyond. New York Times. Magazine. 15 luglio 2012.
- ^ (EN) Military liason Petreaus love triangle[collegamento interrotto]. I4U. 11 novembre 2012.
- ^ Si dimette il direttore della CIA Petraeus, Lettera a Obama: Ho tradito mia moglie. Repubblica. Esteri. 9 novembre 2012.
- ^ Paula Broadwell, la donna che ha fatto cadere il generale David Petraeus. Corriere della sera. Esteri. 10 novembre 2012.
- ^ Scandalo alla Cia, perché Petraeus non è Bond Archiviato il 14 novembre 2012 in Internet Archive.. Messaggero. Primo piano. Esteri. 11 novembre 2012.
- ^ Petraeus, un'altra donna all'origine di tutto. Corriere della sera. Esteri. 11 novembre 2012.
- ^ Ma sul generale Petraeus resta l'ombra del disastro della rivolta di Bengasi. Corriere della sera. Esteri. 10 novembre 2012.
- ^ Petraeus, Jill Kelley: la terza donna che ha fatto scoppiare lo scandalo Archiviato il 15 novembre 2012 in Internet Archive.. Messaggero. Primo piano. Esteri. Notizie. 12 novembre 2012.
- ^ L'affaire Petraeus. Huffington Post. Alberto Flores. 10 novembre 2012.
- ^ David Petraeus. Tiscali News. Indice.
- ^ Petraeus. Repubblica. Indice.
- ^ (EN) Sito web del Dipartimento del Primo Ministro e del Governo: dettaglio decorato.
- ^ (EN) Sito web del Governatore Generale del Canada: dettaglio decorato.
- ^ Il generale Petraeus decorato di croce d'oro al merito dell'Arma dei carabinieri Archiviato il 27 marzo 2012 in Internet Archive.. Carabinieri. Eventi. Roma. 10 giugno 2011.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Petraeus, D.H. (1986). Lessons of History and lessons of Vietnam. (PDF). Army Carlisle. Article[1][2].
- Petraeus, D.H. (1989). Military Influence And the Post-Vietnam Use of Force Armed Forces & Society, 15 (4): 489-505, Summer 1989.
- Petraeus, D.H. (2006) Learning Counterinsurgency: Observations from Soldiering in Iraq[collegamento interrotto], (PDF), Military Review.
- Amos, J.F., Petraeus, D.H. (2007). Field Manual 3-24: The US Army/Marine Corps Counterinsurgency Field Manual. (PDF)[3]
- Raineri, D. "Il caso Petraeus". I libri del Foglio, 2008.
- Sannia P.P., Il ruolo delle scienze sociali nelle moderne strategie militari e delle attività d'intelligence, Intelligence & Storia n.31, maggio 2012, pp 25–38.
- Bradley T. Gericke. David Petraeus: A Biography. Greenwood Biographies. 18 novembre 2010. ASIN: B004H1T7P2
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su David Petraeus
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su David Petraeus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) David Petraeus, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) David Petraeus, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 45832307 · ISNI (EN) 0000 0000 6706 4907 · LCCN (EN) n87897969 · GND (DE) 136316875 · BNF (FR) cb156674734 (data) · J9U (EN, HE) 987007303804105171 |
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- ^ L'incubo del Vietnam Archiviato il 1º novembre 2010 in Internet Archive.. Politica globale. 28 settembre 2010. Strategia di Petraeus a confronto di quella di Mc Chrystal.
- ^ Fate l'amore, non fate la guerra Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.. Leonardo. Italia salute.
- ^ (EN) The Counterinsurgent. New York Times. Sunday Book Review. 5 ottobre 2008.